Per le piccole e medie imprese, il 31 dicembre 2025 scadrà il termine sottoscrivere una polizza assicurativa contro eventi catastrofali (alluvioni, terremoti, frane e altri fenomeni naturali estremi), come richiesto dalla normativa nazionale sul rafforzamento della resilienza del tessuto produttivo.
L’obiettivo del provvedimento è duplice: da un lato, proteggere le attività economiche dai rischi sempre più frequenti legati al cambiamento climatico, dall’altro, garantire una maggiore stabilità finanziaria e assicurativa in caso di danni rilevanti.
Perché rispettare la scadenza è essenziale
La mancata attivazione della polizza entro i termini previsti non comporta solo un’esposizione maggiore ai rischi naturali, ma può avere conseguenze molto concrete e penalizzanti. In particolare, chi non sarà in regola entro il 31 dicembre 2025 rischia di perdere l’accesso a contributi pubblici, fondi agevolati e finanziamenti statali destinati proprio al sostegno delle imprese nei momenti di difficoltà o in caso di emergenze.
Per molte realtà produttive, soprattutto di piccole dimensioni, poter contare su questi strumenti di supporto può rappresentare la differenza tra una rapida ripartenza e una chiusura definitiva dopo un evento catastrofale.
La polizza catastrofale non è solo un obbligo normativo, ma uno strumento di tutela indispensabile per preservare attività, investimenti e posti di lavoro.