Incentivi per l’occupazione

A partire dal 16 maggio 2023 sarà possibile fare richiesta per gli incentivi per l’occupazione destinati alle micro, piccole e medie imprese con sede legale e/o operativa in Valle d’Aosta che intendono trasformare i contratti dei lavoratori dipendenti da tempo determinato a tempo indeterminato.

La misura, proposta nel Programma annuale degli interventi di politica del lavoro 2023, destinata alle PMI come definite nell’allegato I del regolamento (UE) n. 651/2014 della commissione europea del 17 giugno 2014, è volta a incentivare le trasformazioni a tempo indeterminato effettuate a partire dal 1° gennaio 2023. Il contributo è concesso nella misura massima di 10 mila euro per ogni trasformazione a tempo pieno e indeterminato di giovani (tra i 18 e i 35 anni), donne e over 55 e a 8 mila euro in tutti gli altri casi.

In particolare la misura consiste in un incentivo per la trasformazione di contratti di lavoro a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

Possono beneficiarne le PMI come definite nell’allegato I del regolamento (UE) n. 651/2014 della commissione europea del 17 giugno 2014.

Il contributo/bonus ammonta a:

  • € 10.000,00 in caso di trasformazioni di contratti di donne – giovani (18 – 35 anni) – over 55
  • € 8.000,00 in tutti gli altri casi.

Per presentare domanda è necessario:

  • Essere regolarmente iscritto, qualora tenuto, presso il Registro delle Imprese della CCIAA territorialmente competente con stato attivo, ovvero nel relativo albo, elenco, ordine o collegio professionale, ove obbligatorio per legge;
  • possedere una sede legale e/o operativa sul territorio regionale;
  • non essere ente o società a partecipazione pubblica, diretta o indiretta, società concessionaria di pubblici servizi o ente creditizio o istituto finanziario;
  • presentare una situazione di regolarità contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi;
  • essere in regola con le assunzioni previste dalla legge 68/1999 sul collocamento mirato dei disabili;
  • non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti (società e ditte individuali);
  • rientrare nei parametri dimensionali delle PMI così come sono definiti nell’Allegato I al Regolamento (UE) n. 651/2014;
  • non essere destinatario, se ente collettivo, di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della Legge 300/2000);
  • non essere sottoposto alle misure interdittive di cui all’articolo 67 del d.lgs. 159/2011;
  • non trovarsi in stato di difficoltà, ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, alla data del 31 dicembre 2019.
  • in alternativa a quanto riportato alla lettera j), solo per le micro e piccole imprese, come definite nell’allegato I del Regolamento (UE) 651/2014, di non essere attualmente soggetta a procedure concorsuali per insolvenza e di non avere ricevuto aiuti per il salvataggio, salvo che al momento della concessione dell’aiuto l’impresa abbia rimborsato il prestito o abbia revocato la garanzia, oppure non abbia ricevuto aiuti per la ristrutturazione, salvo che al momento della concessione dell’aiuto non siano più soggette al piano di ristrutturazione.

L’aiuto può essere cumulato con aiuti concessi ai sensi dei regolamenti “de minimis” o dai regolamenti di esenzione per categoria, a condizione che siano rispettate le disposizioni e le norme sul cumulo previsti da tali regolamenti.

Il contributo può essere cumulato con altre misure nazionali a sostegno all’occupazione.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito della Regione a QUESTO LINK

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