Se aderiscono alla rottamazione, le imprese rischiano il Durc. Il Governo corra ai ripari

L’impresa che chiede l’accesso alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali relative a contributi previdenziali in base a quanto previsto dal Dl 193/2016 risulta con DURC irregolare fino a quando non paga la prima o unica rata prevista dal piano messo a punto con Equitalia in seguito alla richiesta. La conseguenza è che in questo lasso temporale risulta pregiudicata la partecipazione a gare e appalti e a tutti gli adempimenti che richiedono un DURC in corso di validità.

La rottamazione delle cartelle esattoriali intralcia il procedimento del DURC: le imprese che aderiscono alla definizione agevolata non riescono ad avere il documento di regolarità contributiva fino al pagamento della prima rata, quindi fino al prossimo mese di luglio.

L’allarme è concreto – scrive in una nota CNA – e riguarda 300mila imprese se non verrà colmata al più presto questa grave lacuna normativa. Per avere un’idea: i debiti delle imprese con il fisco, oggi in corso di rateizzazione, superano quota 19 miliardi di euro. Il Governo corra ai ripari. Le imprese, per poter lavorare, chiedono che la regolarità del Durc venga riconosciuta all’atto della domanda di rottamazione del debito“.

CNA consiglia di rivolgersi al proprio consulente per avere ulteriori informazioni in merito.

Aosta, 19 aprile 2017

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