È stato pubblicato il decreto interministeriale del 25 giugno 2024 emanato dal Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, che contiene la cosiddetta maxi deduzione del costo del lavoro: si tratta di un’agevolazione fiscale attuativa che, in via esemplificativa, consente di operare una “super deduzione” del costo del lavoro dei neo assunti. Per il solo anno 2024, i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni che assumono a tempo indeterminato potranno mettere a bilancio, come costo da dedurre, una cifra pari al 120% del costo del lavoro effettivamente sostenuto per le nuove assunzioni. Tale deduzione (120%) è elevabile di un ulteriore 10% se l’assunzione riguarda lavoratori ricompresi in alcune categorie (es. persone con disabilità, donne vittime di violenza di genere, donne con almeno 2 figli o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti in determinate regioni etc.).
L’agevolazione spetta alle imprese e ai professionisti già costituiti nel 2023 e operativi da almeno 365 giorni. Restano quindi esclusi i soggetti costituiti nel corso del 2023 o a partire dal 2024 e le imprese che non sono in una condizione di normale operatività, quali le imprese in liquidazione e in crisi.
Essendo connessa all’incremento occupazionale, l’agevolazione è consentita se il numero dei lavoratori a tempo indeterminato al 31/12/2024 è superiore al numero di lavoratori a tempo indeterminato mediamente occupati nel periodo d’imposta precedente. Il decreto contiene specifiche indicazioni inerenti alla determinazione dell’incremento occupazionale e alla determinazione del costo del lavoro che potrà essere oggetto di maggiorazione.
Sebbene limitato solo alle nuove assunzioni, l’intervento costituisce un segnale positivo verso l’azione di abbattimento del costo del lavoro che la CNA sta richiedendo da tempo al Governo: sarà importante che la riforma sul costo del lavoro avvenga in modo organico e che includa anche i contratti di lavoro a tempo determinato, i quali, nelle nostre imprese, rappresentano uno dei principali canali di ingresso stabile nel mondo del lavoro.