Nuova disciplina per l’iscrizione al registro dei marchi storici di interessa nazionale

il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il decreto ministeriale 28 febbraio 2025, ha novellato il precedente decreto del 10 gennaio 2020, relativo alla disciplina dell’iscrizione al registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale nonché di individuazione del logo “Marchio storico di interesse nazionale”.

Per quanto di nostro interesse, con le nuove regole, l’iscrizione al registro speciale riconosce in capo alle imprese la facoltà di utilizzare, per finalità commerciali e promozionali, non solo il logo “Marchio storico di interesse nazionale”, ma – a beneficio delle imprese che intendano avere accesso ai mercati internazionali – anche il logo “Italian Historical Trademark”.

Il rilascio della versione in lingua inglese di “Marchio storico” può costituire una non sottovalutabile opportunità per accompagnare le eccellenze italiane nell’azione di internazionalizzazione del proprio business, per rafforzare la presenza di artigiani e piccole imprese sui mercati globali e per il più intenso contrasto ai fenomeni della contraffazione dei prodotti e dell’italian sounding.

Più in generale, la regolamentazione dei cosiddetti “Marchi storici” si inserisce in un disegno complessivo via via definito dal decisore pubblico volto a certificare e tutelare la realizzazione di prodotti e la prestazione di servizi storicamente legati al territorio nazionale, consolidando l’identità della singola impresa e il legame della stessa con la tradizione nostrana, da oggi “esportabile” anche oltre i confini domestici.

Ai fini della valorizzazione del patrimonio produttivo nazionale, anche CNA è chiamata a supportare le imprese che esibiscano i titoli richiesti dalle norme per il conseguimento del marchio storico. Da questo punto di vista, è bene ricordare come, nell’innovare il Codice della proprietà industriale (d.lgs n. 30/2005), l’art. 31 del d.l. n. 34/2019 (c.d. Decreto Crescita), convertito dalla l. n. 58/2019, abbia fissato le coordinate normative: 1) per l’iscrizione del singolo marchio d’impresa al registro speciale dei marchi storici appositamente istituito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi (UIBM); 2) per il  correlativo uso del logo (Marchio storico di interesse nazionale e da ultimo Italian Historical Trademark) da affiancare al marchio iscritto nel registro speciale.

In termini di requisiti, il marchio d’impresa deve risultare registrato da almeno cinquanta anni ovvero se ne deve dimostrare l’uso continuativo per il medesimo numero (minimo) di anni.

Sul piano della procedura amministrativa da esperire, l’iscrizione avviene mediante la presentazione di un’istanza da parte del titolare o del licenziatario esclusivo del marchio, le cui specifiche applicative sono dettagliate dal decreto 27 febbraio 2020 del direttore generale per la tutela della proprietà industriale. A cominciare dalla istituzione di un fondo ad hoc per la tutela dei marchi storici, ulteriori aspetti e criteri concernenti l’iscrizione al registro in parola e l’utilizzo del logo sono precisati a livello di regolamenti governativi, a cui si fa pertanto rinvio.

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