Il 30 e 31 ottobre a Roma, il Giubileo mondiale degli acconciatori ed estetisti

Domenica 30 e lunedì 31 ottobre prossimi, si svolgerà a Roma il “Pellegrinaggio mondiale degli acconciatori ed estetisti”, promosso dal Comitato preposto alle solenni onoranze al patrono della categoria San Martino de Porres.

Il programma dell’evento prevede per domenica 30 ottobre, alle ore 10,00, il pellegrinaggio in San Pietro per l’Angelus e il passaggio attraverso la Porta Santa nelle forme consuete disposte dall’organizzazione.

Lunedì 31 ottobre, alle ore 9,00, presso la Basilica di Santa Maria Sopra Minerva, si terrà la celebrazione della Messa in onore di San Martino de Porres, seguita, a partire dalle ore 11,00, dall’Incontro mondiale dei comitati aderenti al culto del Santo Patrono e dal saluto delle Autorità Religiose, delle Istituzioni e degli ospiti.

Il senso del pellegrinaggio – spiega il presidente dell’Unione di mestiere Benessere e Sanità di CNA Valle d’Aosta dott. Marco Paonessa è quello di ‘uscire’ da se stessi per andare ‘oltre’: i pellegrini desiderano superare le proprie inquietudini e trovare la serenità necessaria per il superamento degli affanni e per potere ritrovare il giusto cammino in un futuro di speranza e soprattutto di Fede”.

Per la partecipazione si raccomanda carta d’identità e/o passaporto validi, ai fini del riconoscimento. All’ingresso in piazza San Pietro ci saranno controlli disposti dalle autorità di vigilanza, portare borse e zainetti facilmente controllabili. Alle ore 12, si terrà l’Angelus con il saluto del Papa ai pellegrini del Giubileo mondiale. In seguito, verrà comunicato il programma della cerimonia del 31 ottobre per le onoranze al santo patrono che si terrà presso la basilica di Santa Maria Sopra Minerva, con i nomi di tutte le personalità e ospiti che presenzieranno all’evento.

Storia di San Martino de Porres, patrono dei Parrucchieri ed Estetisti Italiani  

Secondo quanto raccontano alcuni libri religiosi, San Martino de Porres è nato a Lima (Perù) il 9 dicembre 1579, egli era figlio di un nobile cavaliere spagnolo e di una popolana di colore, Anna Velasquez del Panama.

Da bimbo si distinse subito per spirito di pietà e bontà d’animo. Spesso invitato dalla mamma al mercato, se ne tornava a casa a mani vuote, perché aveva dato ogni cosa ai poveri. A dodici anni il padre lo affidò a un barbiere-chirurgo perché imparasse il mestiere. Martino con molto piacere si dedicò a quel lavoro perché, desiderando di essere utile al prossimo e fare del bene ai fratelli, vedeva in quella professione un mezzo ottimo per raggiungere lo scopo. A ventidue anni domandò di entrare nel convento Domenicano del S. Rosario e vi fu accolto come terziario.

In comunità fu contemporaneamente barbiere, infermiere e chirurgo. Spesso il Signore benedisse la sua attività con miracoli. A trentun anni accettò per ordine del Superiore di divenire fratello cooperatore domenicano mentre per sua grande umiltà voleva rimanere semplice terziario. Da allora con entusiasmo si consacrò alla propria santificazione e al sollievo degli ultimi. Si esercitò in ogni virtù cristiana, specialmente nell’ubbidienza, penitenza e carità. A lui accorrevano da ogni parte i bisognosi. Fu realmente il padre dei poveri. Istituì una mensa riuscendo a sfamare circa duecento persone al giorno.

Ogni settimana distribuiva duemila pesos agli indigenti senza distinzione di razza: spagnoli, indiani e neri. Si recava a visitare nelle loro case i più miserabili. Fondò l’Orfanotrofio S. Croce per i fanciulli abbandonati. Iddio benedisse sempre la sua attività: ebbe dal Signore il dono dei miracoli, delle profezie, dell’estasi e della bilocazione. Estese la sua opera benefica anche agli animali che dolcemente obbedivano ai suoi comandi. Fu chiamato l’angelo della pace, perché riportò l’unione, l’armonia e la serenità in molte famiglie.

Pur essendo ricolmo di tante grazie celesti, si considerò l’ultimo fra tutti; visse nella massima umiltà. Morì il 3 novembre 1639. L’intera cittadinanza di Lima gli tributò memorabili onori e per sua intercessione ottenne molte grazie.

Fu dichiarato beato da Gregorio XVI nel 1837 e canonizzato da Giovanni XXIII il 6 maggio 1962. Nel 1935, grazie alla ricerca del comm. Amilcare Pierfederici, che fu il primo Presidente del Comitato Nazionale, San Martino de Porres venne nominato e riconosciuto, grazie all’intervento del Papa Paolo VI a Patrono dei Parrucchieri ed Estetisti Italiani.

 

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