Legge di stabilità: le principali novità introdotte per il 2016

Entrata in vigore il primo gennaio, la legge di Stabilità 2016 intende sostenere la ripresa economica e rilanciare l’occupazione e i consumi, contiene diverse disposizioni in tema di lavoro.

– esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato
per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato che avverranno durante tutto il 2016, ai datori di lavoro è riconosciuto l’esonero del versamento del 40% dei contributi previdenziali a loro carico. Rispetto allo scorso anno, però, cambiano la durata dello sgravio, che passa da 36 a 24 mesi, e la misura del medesimo, che varia dal limite massimo di esonero annuo di 8.060 euro a quello di 3.250.

– ammortizzatori sociali
vengono rifinanziati gli ammortizzatori sociali in deroga e i contratti di solidarietà di tipo B. Se in linea generale tale misura è positiva, va segnalata l’introduzione di criteri maggiormente restrittivi per la concessione di ammortizzatori in deroga, dal momento che le mensilità passano da cinque a tre.
Altra importante novità in materia di ammortizzatori sociali è l’abolizione del requisito delle 90 giornate per la richiesta del trattamento di integrazione salariale nel caso di eventi oggettivamente non evitabili, a prescindere dalla circostanza per la quale a presentare la domanda siano imprese industriali o artigiane.

– tassazione agevolata dei premi di produttività
Nel dettaglio, questi emolumenti sono sottoposti ad imposta sostitutiva dell’IRPEF con aliquota al 10%, entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi, che può essere aumentato fino a 2.500 euro per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

– possibilità per le donne di accedere al trattamento anticipato di pensione in presenza di determinati requisiti, a condizione che le lavoratrici optino per il sistema di calcolo contributivo integrale. I suddetti requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2015, anche se la decorrenza del trattamento pensionistico può essere successiva a tale data.

– invecchiamento attivo
per i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato che maturano il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018, è prevista la possibilità di concordare con l’azienda una riduzione tra il 40 e il 60 per cento dell’orario di lavoro. In tal caso, i lavoratori potranno ottenere mensilmente dall’impresa una somma, corrispondente alla contribuzione previdenziale dovuta dall’azienda a fini pensionistici, relativa alla prestazione lavorativa non effettuata, che non concorre alla formazione del reddito e non è soggetta a contribuzione previdenziale. Attraverso questo meccanismo il lavoratore potrà arrivare alla pensione svolgendo un orario di lavoro parziale, mantenendo però l’assegno pensionistico come se avesse lavorato fino alla fine a tempo pieno.

– lavoratori autonomi
è stata introdotta una misura che scongiura l’incremento dell’aliquota contributiva per i titolari di posizione fiscale ai fini IVA iscritti alla gestione parasubordinati INPS, al fine di sostenere il lavoro autonomo non imprenditoriale e l’articolazione flessibile nei tempi e luoghi di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

– sostegno alla genitorialità
estensione alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici della possibilità di richiedere, in alternativa al congedo parentale, un contributo economico da impiegare per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia erogati da soggetti pubblici o da soggetti privati accreditati.

– lotta alla povertà e all’esclusione sociale
è stato istituito un fondo finalizzato al raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da garantire in tutto il territorio nazionale per contrastare la povertà.
A partire dal 2016, è stata introdotta una carta della famiglia, destinata a sostenere gli acquisiti di determinati beni e servizi per le famiglie con almeno tre figli e aventi i requisiti che saranno determinati entro tre mesi dal Ministero del lavoro.

– salvaguardia dei lavoratori dall’incremento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico
introduzione di una misura specifica.

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